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In un blog di kinesiologia parlare di chakra sembra un po fuori argomento ma ho scoperto che non lo è dalle domande che spesso mi vengono fatte.
Inoltre alla fine dell’articolo ho inserito una procedura per fare un Test Kinesiologico dei Chakra.

Prima partiamo con un po di informazioni rispetto ai chakra e a quello che sappiamo circa la loro relazione con la kinesiologia o il test kinesiologico.

Chakra significato

Chakra è l’adattamento di un termine sanscrito (cakra) che significa “ruota“, “cerhio“, “disco” e che che corrisponde al modo in cui vengono visualizzati da chi ha particolari facoltà di visione extrasensoriale.

Questi dischi rappresentano dei centri “di controllo” dell’energia esistente.

Sono delle centraline che hanno vari compiti e che hanno anche funzione di protezione del sistema energetico. Un po come il salvavita dell’impianto elettrico di casa: in caso di sovraccarichi di tensione, crea una situazione per non far si che non si creino danni più importanti.

Chakra cosa sono ?

In pratica sono delle “centraline di controllo” che hanno il compito di introdurre e gestire le energie dell’ambiente esterno e di utilizzare, raccogliere ed espellere quelle interne al corpo e che non sono più utili per il mantenimento delle funzioni e dell’equilibrio.

Puoi immaginare la loro funzione energetica come una vera atttività respiratoria “energetica” con la quale “aspirano” le energie che si trovano nell’ambiente nel quale siamo immersi.
Queste energie vengono filtrate e portate, ma sarebbe meglio dire distribuite, nelle varie parti anatomiche dove servono.

Quelle già utilizzate dal corpo, dagli organi, dai tessuti e che circolano nei meridiani e altri canali energetici, confluiscono nella radice del chakra per poi venire espulse nell’ambiente esterno perché non più utili all persona.

Se ci pensi assomiglia ad una vera e propria respirazione con la quale portiamo all’interno dei polmoni, aria pulita carica di ossigeno, ed espelliamo anidride carbonica  (che se si accumula nel corpo è tossica).

Questa energia introdotta dall’esterno, concorre a mantenere l’equilibrio e il benessere,  insieme all’energia respiratoria e a quella alimentare.

Se questo meccanismo è impedito o rallentato, si perde l’equilibrio. Come conseguenza avremo lo sviluppo di problematiche che si riflettono in sul livello spirituale, emozionale, chimico-biochimico. sulla attività degli organi e dei tessuti del corpo.

E’ un po come dire che la componente non visibile del corpo i riflette su quella visibile.

Ogni chakra ha delle caratteristiche specifiche che sono associate a specifiche emozioni, sensazioni, attività mentali e anche spirituali.

Ogni chakra (dei 7 maggiori) è relazionato ad un segmento corporeo, a specifiche giandole endocrine e anche organi di quella zona.

Chakra quanti sono : vogliamo dare un po i numeri ?

Quelli che di solito conoscono la maggior parte delle persone e anche gli operatori in campo bioenergetico, sono 7.

I 7 chakra classici della tradizione vedica o orientale.
Gli troviamo come rappresentazione di centri energetici colorati in tante immagini riferite allo yoga e a pratiche energetiche che provengono dall’oriente.

Di fatto, se ampliamo la conoscenza possiamo comprendere che ne esistono anche di posteriori.

Quindi se iniziamo a contare i chakra classici e somiamo anche quelli posteriori, capiamo che non sono più solo 7.

Inoltre, l’evoluzione della società, del modo di vivere e di rapportarci con l’ambiente e con le esigenze che emergono nella vita di tutti i giorni, hanno fatto aumentare l’attività di altri chakra che in passato erano meno “ampi” o come direbbe qualche operatore erroneamente, più aperti (riprenderemo questo concetto più avanti nell’articolo).

E’ come quando per esigenze lavorative, devi utilizzare di più i muscoli di un braccio rispetto a quelli dell’altro. Cosa accade ?

Dopo un po di tempo, sarà facile notare che il braccio sottoposto a maggior lavoro-sforzo-attività, ha aumentato le sue dimensioni. Il suo volume. La sua attività.

 

“Questa è una semplice legge della natura che mostra che ciò che serve di più, ciò che è utilizzato di più rispetto ad altro, aumenta la funzione.
Per aumentare la funzione deve per forza aumentare anche le sue dimensioni o la sua attività.”

 

Questo tipo di risultato è ciò che ci fa capire il collegamento tra struttura e la funzione.

Se un organo ha aumentato le sue dimensioni, con tutta probabilità ha passato un periodo in cui per adattamento, ha dovuto adattarsi aumentando la sua funzione per poter svolgere i suoi compiti fisiologici.

Potrebbe essere che l’organo aveva rallentato la funzione: per esempio per accumulo di tossine.
Oppure che hai mangiato troppo e male con cibo spazzatura per qualche anno !
In questo caso, è stato costretto ad aumentare la funzione per farsi carico delle richieste eccessive provenienti dall’esterno.

Ma cosa ha fatto la parte intelligente del corpo e la nostra programmazione genetica verso l’auto guarigione ?
Per continuare a mantenere il migliore equilibrio possibile, ha portatato ad aumentare l’attività dell’organo per riuscire a compensare questa diminuita funzione.

Questo accade anche nei Chakra.

Infatti, oggi come oggi, ne trovano almeno 14 che si sono sviluppati ampliandosi rispetto ai 7 che classicamente vengono presi in considerazione dalle dottrine spirituali di 4000-5000 anni fa.

Ma quindi sono 14 ?

15 ?

Quanti ?

Se proprio vogliamo essere precisi, i chakra sono tanti quante sono le cellule del corpo perché ogni cellula ha un suo piccola chakra che la regola e la gestisce.

Se conosci anche l’anatomia microscopica della cellula, allora sappi che anche i vari organelli cellulari ( il necleo, i lisosomi, i mitocondri, etc…) hanno un loro miscroscopico e specifico chakra.
Nella maggior parte dei casi non serve essere avere questo livello di dettaglio e di conoscenza per poterli utilizzare e aiutare le persone a stare meglio.

 

Chakra bloccati

Sfatiamo subito questo immenso errore di interpretazione.

Non esistono chakra bloccati.

Se un chakra fosse totalmente bloccato per come lo si intende con questo termine o per come tante volte ho sentito dire da certi operatori, la persona sarebbe in gravi condizioni o forse sarebbe già morta.

Il collegamento esistente tra chakra, organi, funzioni,  fa immediatamente capire che un chakra bloccato corrisponderebbe a organi di quel distretto corporeo a cui fa riferimento il chakra, “spenti” !

Se non arriva più nuova bioenergia dall’esterno attraverso il chakra e questa non viene distribuita per essere utilizzata ai tessuti, organi, cellule…quelle stesse parti anatomiche, cesserebbero di funzionare.

Cosa significa questo ?

Cosa significa se la tiroide (legata al 5° chakra, quello della gola) cessa di funzionare ?

Si può vivere senza tiroide e senza sostituzione farmacologica degli ormoni che produce (T3 e T4) ?

No.

Cosa significa se il cuore (legato al 4° chakra) cessa di funzionare ?

Nel modo di intendere “chakra bloccato” c’è un grande errore di interpretazione: spesso viene fatto da chi non ha sufficiente sensibilità o che non ha imparato a testare e “sentire-percepire” l’energia dei chakra, attraverso la sensibilità delle mani e dei suoi relativi chakra posizionati nei palmi delle mani.

La verità

I chakra possono essere rallentati nella loro funzione per vari motivi  ( che un test kinesiologico può assolutamente scoprire) ma mai bloccati completamente.

A volte può capitare che davanti a certi tipi di insulti energetici o emozionali, il chakra si blocchi momentaneamente per qualche secondo; poi il corpo compensa e lo riporta nelle condizioni iniziali.

Alcune volte in modalità ridotta e per questo che si parla di funzione ridotta: “lavora meno”, “Lavora poco”, “E’poco ampio”….

Chakra test

Esistono dei test per verificare il loro funzionamento ?

Si esistono. Non sono però i test fatti sui giornali o quelli online.
Non quelli in cui ci sono elenchi di domande che riguardano alcuni problemi che la persona potrebbe vivere o il come ci si sente in certe occasioni dal punto di vista emozionale o spirituale.

Intendo quei test da giornale di gossip sui quali non sempre la persona riesce a rispondere onestamente verso se stessa.

In alcuni casi per un meccanismo di protezione mentale che ci serve per evitare il dolore o di soffrire meno, non rispondiamo per come ci sentiamo veramente ma rispondiamo per c”ome vorremmo essere” o rifiutando “il come non vorremmo essere”.

Questo ha a che fare con la nostra autoimmagine profonda e anche con il rifiutare tutte autoconsapevolezze che ci portano fuori dalla “zona di comfort” (quelle esperienze mentali in cui stiamo bene e che non ci creano stress, dolore, fastidio).
Perché ?
Perché ci sentiremmo insicuri, non stabili e senza la possibilità di proteggerci dagli stress. Quelli emotivi in primis.

Questi test sono sempre condizionati da quanto la persona che lo fa sia “vera” con se stessa e disposta a guardarsi dentro.

Ci sono poi altri test

Ci sono poi altri test come il test kinesiologico o le procedure di Kinesiologia Emozionale, che invece permettono di fare test accurati e che riflettono la situazione di quel chakra,  sui vari livelli di esistenza e di esperienza.

Per esempio potremmo scoprire che un chakra è in equilibrio a livello fisico-istologico-cellulare (piano organico) ma essere limitato nella sua funzione a livello Emozionale e con una iperfunzione compensatoria a livello energetico.

 

“E’ un po l’equivalente del dire che a causa di un conflitto o uno stato emozionale irrisolto, in questo momento il chakra a livello emozionale sta lavorando di meno facendo sentire alla persone problemi sul versante emozionale. A livello energetico c’è un tentativo di compensare questa mancata attività, aumentando l’utilizzo dell’energia in entrata e in uscita dal chakra stesso.”

 

Chakra test online si o no ?

Se per Chakra test online intendi la ricerca online di qualcuno che ti faccia un Test Kinesiologico di verifica dei chakra, la risposta è si.

In tutti gli altri casi, no.

Il perché l’ho scirtto sopra: non riflettono la situazione dinamica della persona ma si basano su regole di base che sono una fotografia momentanea di uno stato su cui la persona si vuole focalizzare o è in grado di accettare.

E poi… non hanno una reale soluzione al problema se non quello di proporre il tenersi addosso come monile, una pietra, un olio essenziale o altro. E’ una modalità generica e che non tiene conto della reale condizione energetica della persona e del suo vissuto.

Chakra libri

Esistono tanti libri sui chakra.  Ne sono stati scritti una infinità.

Per l’utilizzo classico e se non hai grandi pretese o esigenze di conoscere tutto, trovi anche tanto materiale online.

Quello che ti suggerisco è di andare a sensazione o di andare in libreria e guardare all’interno del libro il contenuto: solo in questo modo puoi essere sicura/o di trovare quello che corrisponde ai tuoi interessi o bisogni di conoscenza.

Mi è capitato più volte di ascoltare tessere le lodi di un libro mentre per me che ascoltavo quei commenti o leggevo quelle recensioni, era solo un “appena sufficiente”.

Dipende sempre da quello che cerchiamo e il modo migliore per togliere il dubbio è la verifica su campo.

Chakra reiki

Molte persone con cui ho parlato in passato, quando dicevo la parola chakra avevano immediatamente una associazione mentale con il Reiki.

Forse perché per tanti anni si è diffusa questa pratica di riequilibro energetico tramite l’energia delle mani, che era aperta a tutti ( per essere appresa) e che, non richiedeva conoscenze per essere applicata.

In molti mi chiedono cosa penso del Reiki.
Il mio pensiero passa in secondo piano ma rispetto al modo olistico di indagare della Kinesiologia, il dato di fatto è che chi ha solo questo tipo di metodica la utilizza su tutto anche quando non la cosa più utile o che serve in quel momento per sbloccare la situazione.
Cerco di spiegarti questa cosa.

Chi fa un corso di Reiki e impara a “trasferire” o meglio fare da canale all’Energia Universale per aiutare la persona, di solito inizia a trattare tutto e tutti qualunque problematica abbia.

La maggior parte dei trattamenti all’inizio viene svolto sui chakra ed è legato al riequilibrio energetico del chakra stesso e al fatto che secondo il Reiki, “l’energia va dove c’è bisogno”.
Quindi si sposterebbe nel corpo anche in sedi diverse da quella dove è stata applicata, se questa è la necessità del corpo per tornare in equilibrio.

Quale limiti ci sono e che un operatore kinesiologico conosce bene ?

Le persone che frequentano il corso in aula o il Video corso, Test Muscolare Kinesiologico di Precisione (TMKP),  con la pratica verificano immeditamente che anche i chakra o il chakra in disequilibrio, può aver bisogno di un intervento di riequilibrio sul:

  • piano o livello strutturale
  • piano o livello organico-chimico-biochimico
  • piano o livello emotivo-mentale
  • piano o livello energetico spirituale

Per esempio, un chakra dopo un po di tempo che è in squllibrio, potrebbe aver bisogno dell’integrazione alimentare per tornare in equilibrio.

La sola “energia”, gli darebbe una “spinta” momentanea ma che non si mantiene nel tempo.
Sarebbe un palliativo. Una soluzione solo sintomatica e limitata nella durata.

Potresti scoprire attraverso l’uso della TL e dei Modi digitali del Protocollo TMKP, che il 3° chakra (quello del plesso solare), è in squilibrio ma che per il suo riequilibrio non serve e non è utile per la persona utilizzare l’energia sul chakra (come farebbe un novizio reikista).
Potrebbe rendersi necessario un integratore alimentare.

Se con il test Kinesiologico segui una procedura specifica, potresti rivelare che la causa dello squilibrio del 3° chakra è il pancreas e che per tornare in equilibro, ha necessità di integrare il Cromo ( integratore alimentare) e di affrontare una emozione irrisolta che va a far leva sul pancreas.

Potrebbe essere:

  • la mancanza di fiducia in se
  • la timidezza
  • la paura di farsi valere
  • il non sentirsi approvato/a

 

Oppure un pensiero limitante come :

  • “E’ lontano dalle mie possibilità”
  • “Se solo avessi fatto diversamente”

 

Quello che voglio aiutarti a capire è l’enorme differenza e soprattutto quale aproccio completo a 360° abbia la valutazione kinesiologica attraverso il protocollo TMKP, per riportare l’equilibrio.

 

Chakra meditazione

Serve la meditazione per aiutare a tenere i chakra in equilibro ?

Certo che serve.

E’ utile perché calma la mente !
Una mente iperattiva è spesso la fonte principale del nostro stress quotidiano.

Il modo in cui utilizziamo in modo negativo o improduttivo, il nostro dialogo mentale interiore, è uno delle maggiori fonti di stress. E’ uno dei modi  con cui peggioriamo lo squilibrio dei chakra per motivi emozionali.
Il dialogo mentale negativo è anche il responsabile artefice del blocco del riequilibrio energetico, fatto anche con altri sistemi,metodi o tecniche olistiche ( come approfondito nell’ebook “Blocchi Mentali al Riequilibrio Energetico”).

Per questo, ciò che rallenta l’attività mentale e che fa emergere sensazioni di pace, serenità, equilibrio, centratura, amore profondo, è una attività ottimale per aiutarsi a mantenere o ritrovare equilibrio.

Basta fare da soli le meditazioni su YouTube o quelle di riprogrammazione mentale mentre dormi ?

Le prime in alcuni casi funzionano: quando il problema è insorto da poco e ha una origine emozionale o energetica di poco conto ( nel senso che energeticamente non è un fardello importante).

In tutti casi dove c’è sotto una problematica di una certa entità e dove è necessario prendere delle consapevolezze e fare dei cambiamenti, affidarsi solo alle meditazioni online o agli audio…è una perdita di tempo, a volte inutile, se vuoi migliorarti la vita.

 

Chakra e pietre

Troverai tante indicazioni online circa la risonanza e la corrispondenza tra le pietre preziose e i chakra, che derivano dalla cristalloterapia.

Per esempio potresti trovare correlazioni tra il colore della pietra ( e quindi la sua vibrazione anche energetica) e il chakra.

Le pietre rosse, brune o nere saranno utili a trattare il 1° chakra.
Le arancioni o gialle, il 2° e il 3° chakra.
Le pietre rosa e verdi, per il chakra.
Passando all’azzurro troviamo la corrispondenza con il chakra della gola (5°).
I cristalli viola, indaco, blku scuro o chiari-trasparenti, sono correlati al 6° e 7° centro energetico.

Quindi se ho uno squilibrio al chakra del cuore, utilizzo un quarzo rosa o uno smeraldo ?

Questa è logica razionale che trovi dietro agli schemi e alla seplificazioni che non tengono di tutti gli aspetti.

Perché scrivo questo ?
Facciamo un sempio:
potresti scovare (attraverso una sessione di TMKP) che il Chakra più in squilibrio potrebbe essere quello del cuore (4°).

Ma potrebbe emergere che la persona non ha bisogno di un supporto energetico di una pietra verde o rosa ma al contrario di un Diaspro rosso.

E allora ?! Come è possibile ?
Cosa centra una pietra per il 1° chakra, essere quella che dal test  kinesiologico emerge come la cosa più utile per quella persona e per il suo 4° chakra in squilibrio ?

E’ la stessa cosa che ti dicevo sopra rispetto al riequilibrio del reikista novizio, sui chakra.

Con tutta probabilità, questa persona ha delle paure o delle insicurezze che non ha manifestato e non ha detto all’operatore ma che influiscono impedendo l’equilibrio del suo 4° chakra.

Razionalmente non lo avresti capito o non avresti trovato la correlazione. Ecco perché sono convinto da oltre 20 anni che la kinesiologia o il test kinesiologico fatto bene, sia insostituibile nel comprendre e utilizzare delle soluzioni in modo del tutto inaspettato, ma utili e peculiari per creare quell’equilibrio che la persona cerca.

 

Chakra colori

Abbiamo già accennato sopra per le pietre come anche colori siano collegati ai chakra.

Rosso al 1° (radice).
Arancio il 2°(sessuale)
Giallo il 3° (plesso solare)
Verde il 4° ( cuore)
Azzurro-blu il 5°(gola)
Indaco il 6° ( Ajna o terzo occhio)
Viola il 7° (corona).

Se analizziamo la psicologia del colore, ritoviamo perfettamente le correlazioni che ci sono tra i chakra e gli aspetti mentali ed emozionali associati.

ROSSO
Il colore rosso è un colore che ha una da energia molto fisica. E’ associato al sangue. All”entusiasmo. Alla passione. Alla riproduzione  e all’istinto di sopravvivenza. Alla paura e all’allarme “rosso”. Tutti i segnali di pericolo sono rossi.
E’ un colore che stimola la vigilanza e al rimanere in allerta. E’ il colore dei globuli rossi.

Cosa succede quando una persona è anemica ?
Si sente stanca.
ha poca energia fisica.

Quando manca la frequenza del rosso nel corpo diventiamo anergici.

Come puoi capire tutte queeste caratteristiche del rosse sono associate con le caratteristiche che nei vari sistemi vengono elencati e associati al 1° chakra.

ARANCIO

E’ un colore energizzante ma con tonalità meno intensa del rosso. Stimola la creatività e il piacere in qualunque attività mettiamo in essere. E’ collegato al pathos. E’ correlata all’attività sessuale in quanto esperienza di piacere.
Rappresenta il calore dell’estate e l’incontro con l’altro. Stimola componente emozionale di una esperienza.
E’ importante anche per favorire la gioia di vivere e superare schemi e idee preconcette.
E’ anche il colore della lotta e della guerra.

GIALLO

Il giallo è un colore fortemente espansivo che stimola l’intelletto e la componente mentale.  Stimola la fiducia. Rende loquaci e facilità le relazioni amichevoli. Fa emergere pensieri e sentimenti di coraggio, ottimismo e autostima.

VERDE
E’ un colore che porta equilibrio. Calma la mente. Da una sensazione generale di benessere.
Fa emergere pensieri e sentimenti di compassione, gentilezza, amore e la voglia di aiutare gli altri.
E’ un colore che porta pace ed è il complementare del rosso.

AZZURRO – BLUE
E’ un colore intellettuale che favorisce la comunicazione e la fiducia.  Dona una certa freddezza emozionale in favore di una capacità logica per valutare cose o situazioni. Promuove il senso del dovere.
Favorisce il rilassamento, l’armonia e una iniziale interiorizzazione.

INDACO
Promuove la saggezza e la spiritualità.  Facilità l’intuizione. Calma la mente e favorisce la meditazione profonda.

VIOLA
E’ il colore con una frequenza visibile, all’estremo opposto del rosso.
Promuove esperienze spirituali molto profonde e favorisce il distacco della coscienza dalla materia.
Facilita la sensazione di connessione con il Tutto.
E’ un toccasana nelle meditazioni e nelle esperienze mistiche.
Aiuta quell’introspezione profonda legato alla riscoperta dei propri perché profondi e alla propria Mission.

La prossima volta

Mentre la prossima volta parleremo più  in dettaglio dei Chakra e i simboli, dei chakra per dimagrire, dei chakra per rimanere incinta e di come aprire i chakra per adesso voglio darti  una indicazione semplice.

 

Adesso è il momento di passare alla parte pratica!

Come fare un Test Chakra preciso

con la kinesiologia

Se non hai esperienza con il test Kinesiologico non fare questo test e non improvvisare.

Potresti incappare in errori o false interpretazioni che potrebbero non far bene ne a te ne alla persona sottoposta al test.

La procedura è la stessa codificata che trovi nel video corso o nel corso TMKP.

1. Testa un muscolo per verificare che sia tonico di base e in assenza di stress

2. Verifica che il muscolo sia libero e non bloccato (procedura con i fusi neuromuscolari)

3. Verifica l’attendibilità e la precisione del test kinesiologico attraverso le 7 procedure da effettuare prima di indagare nella ricerca del problema o delle cause

4. Esegui la T.L . (Terapeutic Localization) sui 7 Chakra ed esegui i Test Kinesiologici dopo ogni passaggio

5. Annota sua quali il Test Kinesiologico è diventato debole

6. Quando hai terminato, se ne hai 2 o più che risultano in squilibrio in quanto hanno creato debolezza alla verifica kinesiologica, procedi utilizzando il Modo Digitale Priorità per verificare quelli che sono prioritari (in pratica quelli che sono fondamentali da riequilibrare. Gli altri ritroveranno l’equilibrio come conseguenza di quelli prioritari)

Adesso, concentrati sull’unico prioritario o sul primo che necessità di riequilibrio.

A. Fai la T.L. sul Chakra e verifica di nuovo la sua debolezza al Test Kinesiologico
B. Verica con i Modi Digitali su quale livello va indirizzato la ricerca della causa per il quale è in squilibrio
C. Quando hai trovato, cerca nelle apposite tabelle le cause
D. Individuata la causa, cerca sempre con i Modi Digitali le soluzioni da adottare e che sono necessarie per riportare il chakra in equilibrio.

7. Alla fine, quando hai trovato la soluzione o le soluzioni per il chakra prioritario, verifica che sia tornato a dare un Test kinesiologico forte (mostra l’incapacità di stressare il sistema neurologico della T.L. sempre su quel chakra, cosa possibile solo se è in equilibrio energetico)

8. Se c’erano altri chakra in squilibrio, verifica come al punto 4  che questa volta tutti siano in equilibrio e che il test sia forte su tutti.

 

Per il momento concludo qui.

Alla prossima lettura 😃